HANBURY TENNIS CLUB ALASSIO

Il parco di dodicimila metri quadrati, che circonda gl’otto campi da tennis, e l’elegante club house in stile coloniale fanno del Hanbury Tennis Club un luogo magico simbolo di un’epoca. Qui il tempo sembra essersi fermato agli anni venti, quando fu fondato da Daniel Hanbury e quando Alassio divenne il “buen ritiro” di molti britannici.

Nel 1900, all’età di 24 anni, Daniel Hanbury ricevette dal padre Thomas – ideatore del Giardino della Mortola a Ventimiglia – l’incarico di occuparsi del patrimonio di famiglia ad Alassio. Grazie a lui la cittadina raggiunse una notorietà internazionale e nel 1923 vide sorgere un circolo di tennis in grado di incontrare le esigenze della sempre più numerosa comunità inglese. Ad Alassio nessun luogo meglio di questo ricorda l’atmosfera di quegli anni: l’elegante club house preserva gli arredi originali e fa bella mostra di antiche racchette di legno, fotografie, loca

Il club si trova in una posizione incantevole ai piedi di una collina, che preserva una vegetazione ancora intatta, ed è facilmente raggiungibile a piedi dal centro di Alassio. Un’atmosfera magica ammanta questo luogo, dove giocarono i campioni dell’era romantica del tennis, come Hopman, Crawford, De Stefani, Cucelli o Del Bello, e dove ancora oggi si disputa il Torneo Internazionale Veterani.

La completa ospitalità del circolo

Il nobile circolo alassino ancora oggi si caratterizza per un’accoglienza a 360 gradi: una Lounge con numerose sale da tè e da bridge; il Tennis Lodge Villa Filippa, con camere accoglienti ; un raffinato ristorante. Il tutto in un contesto di straordinaria bellezza, tra pini marittimi e palmeti, roseti, antichi muretti di pietra, bouganville e gerani su intonaci color giallo-oro, che riflettono la terra rossa dei campi.

L’Hanbury Tennis Club, un angolo ancora intatto di verde e di liete rimembranze al centro della “Baia del sole”, è stato fondato nel 1923 da Daniel Hanbury.
Dodicimila metri quadri di verde che circondano i 7 campi da tennis, l’elegante club house di stile coloniale; all’interno, sotto i pini marittimi e i palmeti originali, tra muretti di pietra antica, cornici di roseti, bouganville e gerani sempre fioriti contro gli intonaci color ocra che riflettono la terra rossa dei campi, ai piedi di uno spaccato di collina ancora intatta e verde, si ha il beneficio dell’oasi, e quindi del sole, della quiete e dell’atmosfera magica che ammanta un luogo quando si sa che è lo stesso di tanti anni prima; in questo caso lo stesso dove giocavano i campioni dell’era romantica del tennis, come gli australiani Hopman e Crawford, o quelli di casa nostra, come De Stefani, Cucelli, Del Bello ecc.
Nelle sale “inglesi” della club house a due piani, in antiche cornici, bacheche e vetrine, vecchie foto e riproduzioni testimoniano e raccontano il tempo

L’Hanbury Tennis Club, un angolo ancora intatto di verde e di liete rimembranze al centro della “Baia del sole”, è stato fondato nel 1923 da Daniel Hanbury.
Dodicimila metri quadri di verde che circondano i 7 campi da tennis, l’elegante club house di stile coloniale; all’interno, sotto i pini marittimi e i palmeti originali, tra muretti di pietra antica, cornici di roseti, bouganville e gerani sempre fioriti contro gli intonaci color ocra che riflettono la terra rossa dei campi, ai piedi di uno spaccato di collina ancora intatta e verde, si ha il beneficio dell’oasi, e quindi del sole, della quiete e dell’atmosfera magica che ammanta un luogo quando si sa che è lo stesso di tanti anni prima; in questo caso lo stesso dove giocavano i campioni dell’era romantica del tennis, come gli australiani Hopman e Crawford, o quelli di casa nostra, come De Stefani, Cucelli, Del Bello ecc.
Nelle sale “inglesi” della club house a due piani, in antiche cornici, bacheche e vetrine, vecchie foto e riproduzioni testimoniano e raccontano il tempo passato, e soprattutto la storia e i volti del tennis giocato qui da quasi un secolo.

L’Hanbury Tennis Club, un angolo ancora intatto di verde e di liete rimembranze al centro della “Baia del sole”, è stato fondato nel 1923 da Daniel Hanbury.
Dodicimila metri quadri di verde che circondano i 7 campi da tennis, l’elegante club house di stile coloniale; all’interno, sotto i pini marittimi e i palmeti originali, tra muretti di pietra antica, cornici di roseti, bouganville e gerani sempre fioriti contro gli intonaci color ocra che riflettono la terra rossa dei campi, ai piedi di uno spaccato di collina ancora intatta e verde, si ha il beneficio dell’oasi, e quindi del sole, della quiete e dell’atmosfera magica che ammanta un luogo quando si sa che è lo stesso di tanti anni prima; in questo caso lo stesso dove giocavano i campioni dell’era romantica del tennis, come gli australiani Hopman e Crawford, o quelli di casa nostra, come De Stefani, Cucelli, Del Bello ecc.
Nelle sale “inglesi” della club house a due piani, in antiche cornici, bacheche e vetrine, vecchie foto e riproduzioni testimoniano e raccontano il tempo passato, e soprattutto la storia e i volti del tennis giocato qui da quasi un secolo.

L’Hanbury Tennis Club, un angolo ancora intatto di verde e di liete rimembranze al centro della “Baia del sole”, è stato fondato nel 1923 da Daniel Hanbury.
Dodicimila metri quadri di verde che circondano i 7 campi da tennis, l’elegante club house di stile coloniale; all’interno, sotto i pini marittimi e i palmeti originali, tra muretti di pietra antica, cornici di roseti, bouganville e gerani sempre fioriti contro gli intonaci color ocra che riflettono la terra rossa dei campi, ai piedi di uno spaccato di collina ancora intatta e verde, si ha il beneficio dell’oasi, e quindi del sole, della quiete e dell’atmosfera magica che ammanta un luogo quando si sa che è lo stesso di tanti anni prima; in questo caso lo stesso dove giocavano i campioni dell’era romantica del tennis, come gli australiani Hopman e Crawford, o quelli di casa nostra, come De Stefani, Cucelli, Del Bello ecc.